Rieccoci all’ormai tradizionale appuntamento con la Sagra dell’acciuga che, per l’associazione organizzatrice, Cadimare 2000, non significa soltanto presentare piatti gustosi a un numero sempre più vasto di visitatori ma qualcosa di più. Significa far conoscere la tradizione e la cultura materiale dell’unica borgata prettamente marinara rimasta nel territorio del comune della Spezia; significa aggregare amici, volontari, gente che ha voglia di fare qualcosa di utile per la comunità nella quale è nata e vive o ci è arrivata da fuori ma, col tempo, si sente cadamota a tutti gli effetti. Per lungo tempo Cadimare si è lamentata nei confronti delle istituzioni locali per via di una dimenticanza che, in effetti c’è stata, soprattutto a livello di interventi strutturali. Negli ultimi anni c’è da rilevare come qualche importante passo in avanti sia stato fatto e come il paese abbia oggi un aspetto consono alla sua conformazione naturale di “Piccola perla” del Golfo. Proprio in questo periodo si sta discutendo con l’amministrazione comunale sul recupero di una parte del fronte a mare da adibire ad uso turistico mentre resta sempre in piedi – con quali effettive possibilità di riuscita non è dato ancora sapere – il confronto con l’amministrazione militare riguardo al futuro delle aree lato Arsenale (campo in ferro soprattutto) e Aeronautica. È positivo, comunque, che la tensione positiva rimanga e che le aspettative dei cadamoti non finiscano nel dimenticatoio, assimilabili a una fiammella che a volte può sembrare tremolante ma, in realtà, non muore mai. Una cosa, tuttavia, è certa. Se Cadimare ha recuperato quello che in campo giuridico viene denominato “potere negoziale” (termine brutto ma che rende bene l’idea) nei confronti delle istituzioni, prime tra tutte Comune e Autorità portuale, lo si deve soprattutto alla tenacia e alla determinazione dei cadamoti, attraverso la costante attività di singoli e comunità quali la Società di mutuo soccorso, Cadimare 2000, l’associazione Sbarco dei pirati. A loro il merito di aver consentito e di consentire alla borgata di presentarsi all’esterno come realtà vivace, accogliente, originale e propositiva. Si pensi alle diverse iniziative, sociali, sportive e culturali, che vengono organizzate. Su tutte lo Sbarco dei pirati che anche quest’anno ha portato a Cadimare decine di migliaia di personale; la Sagra del muscolo, appuntamento di fine giugno-luglio a cura della Società di mutuo soccorso; la Sagra dell’acciuga di Cadimare 2000; la storica e imprescindibile partecipazione al Palio del golfo. Raro tra le frazioni del comune di Spezia e tra i paesi circostanti retti da diverse amministrazioni locali trovare un’intensità simile, una voglia di tenere in piedi l’orgoglio e le tradizioni di un intero paese. Da questo punto di vista, Cadimare merita la palma del migliore. La speranza è che l’intraprendenza e la capacità dei cadamoti di aprirsi al mondo venga adeguatamente ricompensata, in termini di considerazione amministrativa e politica, come spesso non è avvenuto in passato.