E’ il lontano 1940, tre bambine, di cui una abitante a Cadimare e due spezzine, si incontrano in una prima classe dell’allora Istituto Magistrale e, da quel momento, inizia il loro percorso di studi e di amicizia.
Si frequentano, vanno ciascuna in casa dell’altra, finchè una mamma spezzina, in tempi non sospetti come quelli attuali, vuole conoscere la famiglia cadamotta frequentata da sua figlia.
Si presenta all’improvviso nella casa della bambina di Cadimare e che cosa trova?
Trova la mamma cadamotta seduta davanti a una macchina per cucire, intenta a confezionare una camicia da uomo, perché la donna sa essere camiciaia e pantalonaia.
Con il suo lavoro quella vedova riesce a far studiare la sua bambina che arriverà prima al diploma e poi alla laurea.
Le donne di Cadimare erano operose allora come lo sono ora.
Che ne è stato delle altre due ragazzine!
Anch’esse studieranno, si diplomeranno e continueranno, nel corso dei decenni, a venire a Cadimare.
La forma , quasi a semicerchio del paese, racchiuso fra gli ulivi e il mare, li accoglierà come in un abbraccio e darà loro tanta serenità.
L’atmosfera dei carugi e la loro stessa tenuta, curata spesso da queste operose donne, continuerà ad attrarle e a far loro apprezzare il valore di questo piccolo angolo di Liguria dove, nell’ultimo secolo, si sono fuse tre etnie, la ligure, la partenopea e la lunigianese, le ultime due delle quali sono arrivate in questo lembo di terra per trovarvi il lavoro e il pane.
Il borgo marinaro continuerà ad affascinare quelle bambine, ormai diventate donne, e in esso apprezzeranno la storia della mia umile gente, fatta di marinai, pescatori, di contadini e di operai, che nel corso degli anni, hanno visto i loro nipoti laurearsi, in ingegneria, in medicina, in legge, in lettere , in farmacia, in archeologia, in scienze economiche e in architettura fra i discendindenti delle vecchie generazioni c’è anche una giovane donna che eccelle nel campo della pasticceria e della gastronomia.
La vita di questo borgo affascinerà le due spezzine e verranno a visitarlo sempre più frequentemente.
Tutti, in paese, conoscono quelle due signore.
Questo il nome delle tre bambine, diventate ormai canute ottantenni: Giuliana, Marina e Ida. Giuliana se ne è andata la settimana scorsa. Di lei amo riportare alcune frasi significative “Cadimare è bello perché è nature”. Quando mi sento triste vengo a rinfrancarmi lo spirito nell’atmosfera serena di questo paese; qui la nostra amicizia si è trasformata ormai in una parentela.
Ida Iaccarino