Se penso a Cadimare…

Ormai sono quasi quattro anni che faccio parte dell’Ass. Onlus Cadimare 2000 e voglio approfittare del giornalino per fare alcune riflessioni ad alta voce.

Quando sono venuto a vivere a Cadimare (circa un ventennio), ho vissuto un cambiamento molto forte, in piazza C. Battisti la mia vecchia residenza, c’erano tanti vantaggi, bastava uscire di casa per trovarsi nel cuore della città (negozi, gente, lungomare, giardini…) senza utilizzare l’auto tutto era a portata di mano. Eppure, nonostante tutte le comodità, sentivo che qualcosa mi mancava e questa sensazione la percepiva anche mia moglie. Così decidemmo di trasferirci a Cadimare. Nuova casa nuove abitudini, niente più a portata di mano. La città non è distante, ma c’è bisogno della macchina per la spesa, per gli uffici per il lavoro…. allora vi chiederete cosa ti mancava?

Cadimare è un piccolo borgo della Spezia e grazie alle Istituzioni ultimamente sta migliorando tantissimo; è sparito il cantiere per far posto ad una piazza molto bella adiacente ad un campetto di calcio dove i ragazzi possono giocare e quindi usufruire delle opportunità formative che la dinamica del gioco mette in atto. Anche la spiaggetta dei “tregi” sta prendendo forma, e in quest’ultimo periodo dalla mia abitazione posso notare con piacere che sempre più persone “colonizzano gli scogli”. Le persone con le quali ho avuto i primi rapporti sono stati i miei vicini tra questi il sig. Francesco e il sig. Antonio, persone che io definirei di altri tempi, sempre gentili e disponibili, pronti a dare il consiglio giusto grazie alla loro grande esperienza di vita. Un po’ alla volta ho conosciuto tante altre persone, ma la svolta definitiva l’ho avuta quando sono diventato socio di Cadimare 2000. Ho incominciato a interessarmi dei problemi di Cadimare e delle persone che ci vivono nell’unico modo che una associazione può fare, sensibilizzare le Istituzioni alla soluzione dei problemi. Anche le mie amicizie sono lievitate, grazie alle assemblee del direttivo e maggiormente quelle di tutti i soci ho potuto conoscere i “ veri cadamotti “ quelli che amano a tal punto il loro territorio, le loro tradizioni da apparire agli occhi degli altri molto folcloristici, ma vi posso garandel golfo, parlava spesso dei pescatori del borgo, tra cui peraltro annoverava tanti amici e delle loro difficoltà a rapportarsi con il mare, soprattutto nei periodi invernali. All’epoca del mio trasferimento a Cadimare nella mia casa, nel carugio, a pochi passi dal mare, il paese mi si è presentato profondamente diverso da quello che è oggi, dandomi l’impressione di un posto “carino” ma un po’ “addormentato”. Con l’andar del tempo, la buona volontà e la determinazione degli abitanti hanno creato nuove associazioni, fra cui la nostra associazione Cadimare 2000 che peraltro ha funzionato un po’ da incentivo a fare anche per quelle già esistenti. Le suddette associazioni anche in competizione fra loro, hanno dato un contributo notevole ed una sollecitazione non indifferente agli amministratori locali affinché intervenissimo per una migliore salvaguardia dell’ambiente, degli aspetti turistici e culturali. Così il paese è gradualmente cambiato ed è tuttora in evoluzione. Oggi il visitatore che giunge a Cadimare, trova un paese nuovo, dopo la rimozione del relitto della nave maxime, una splendida piazza sul mare al posto del cantiere navale, la nuova banchina inaugurata quest’anno, i giochi per i bimbi, il campetto sportivo, la spiaggetta, le case sulla marina ristrutturate e dipinte con i tipici colori pastello, senza contare d’estate le iniziative turistiche e culturali che richiamano tanti spezzini e forestieri. Giunti alla fine del 2010 ritengo che noi abitanti di Cadimare possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti, ma l’Anno nuovo che sta per arrivare, che auguro sereno per tutti, dovrà essere foriero per Cadimare di nuovi ulteriori grandi traguardi. Rita Del Giacco tire come si dice alla SPEZIA “sono tutti bravi fanti”. Insomma forse quello che mi mancava era un luogo che mi permettesse rapporti meno formali, cosa inevitabile nel cuore delle città. Dovrei parlare di tante altre persone ma di sicuro apparirei troppo mieloso, per questo voglio terminare come avrebbe fatto un vero Cadamotto dicendo “Forza Cadimare” !!!

Michele Bifulco

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